Consumi: Confesercenti Cer, con detassazione tredicesime possibili +4 miliardi di spesa delle famiglie

Incertezza e inflazione stanno condizionando la ripresa dei consumi, ferma a +0,4% nel 2025. Il taglio sulla mensilità aggiuntiva è la strada giusta per dare un impulso: è intervento immediatamente percepibile, avrebbe impatto positivo anche sul PIL (+0,3%)

La detassazione della tredicesima sarebbe un intervento immediatamente percepibile nelle tasche dei lavoratori, in grado di dare respiro ai bilanci familiari e una spinta a consumi e crescita. Un taglio di 6 miliardi dell’Irpef sulla mensilità aggiuntiva si trasformerebbe in una spinta alla spesa delle famiglie di circa 4 miliardi di euro in termini reali, con effetti positivi anche sulla crescita del PIL (+0,3%).

A stimarlo è CER per Confesercenti.

Un alleggerimento di questo tipo potrebbe invertire il trend di un autunno che si preannuncia ‘freddo’ per i consumi. Nel 2025 la crescita della spesa dovrebbe fermarsi poco sotto quota +0,4% (+3,8 miliardi), con una variazione congiunturale nulla tra il secondo e il primo semestre e un incremento tendenziale limitato allo 0,1%. Rispetto alla stima diffusa prima dell’estate (+0,7%) si tratta di una crescita quasi dimezzata: mancano all’appello circa 3,7 miliardi di spesa delle famiglie.

A pesare, il recupero ancora troppo lento del potere d’acquisto e l’aumento del peso delle spese primarie, dalle bollette agli alimentari. Incide, però, anche il prelievo fiscale: i dati di contabilità nazionale sul 2024 hanno delineato un aumento delle entrate correnti di 55 miliardi, di cui 21 da imposte dirette, 18 da indirette e 11,4 dai contributi. Questa dinamica sembra proseguire: secondo la nostra previsione, il saldo tra entrate e spese correnti dovrebbe essere positivo anche nel 2025, con un aumento di +8 miliardi sull’anno precedente.

“I consumi interni restano il motore principale della crescita economica, soprattutto in una fase in cui le tensioni internazionali e i dazi rischiano di rallentare il commercio estero. Per rimettere in moto la domanda però occorre rafforzare la capacità di spesa alle famiglie, recuperando parte dell’aumento del prelievo fiscale registrato nell’ultimo anno”, spiega Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti.

“Ci rendiamo conto che la coperta è corta e che gli obblighi europei ci impongono di uscire dalla procedura di infrazione. Anche se non è quindi un tesoretto da utilizzare a piacimento, l’aumento del gettito resta però rilevante, con effetti negativi su consumi e crescita. È ora di restituire qualcosa alle famiglie. Non bastano però interventi ‘spalmati’ che si traducono in 30 o 40 euro al mese: rischiano di non essere percepiti dai consumatori e quindi di non produrre l’effetto necessario sulla fiducia e sulla spesa. Più efficace sarebbe il taglio proposto sulle tredicesime: si detassino completamente fino a mille euro di importo, per avere un alleggerimento fiscale sostanzioso e subito ‘visibile’ nelle buste paga. Un aiuto concreto in un momento chiave dell’anno per i consumi, a sostegno di famiglie e imprese”.

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