Porto e città s’incontrano anche nella realtà virtuale di un simulatore digitale. È quello che avverrà il prossimo 22 novembre al Galata Museo del Mare di Genova quando verranno presentati il progetto omonimo “Porto e Città” e inaugurata l’installazione permanente che consentirà di vivere un’esperienza unica alla scoperta del Porto merci del capoluogo ligure. A partire dal 23 novembre l’installazione sarà accessibile al pubblico, che potrà scoprire in prima persona tutte le attività che si svolgono nel porto attraverso l’utilizzo di un visore di realtà virtuale.
Il progetto interattivo, che ha coinvolto le associazioni del Consiglio Regionale Unipol ligure, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, la Camera di Commercio di Genova e il MU.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, ha l’obiettivo di restituire ai genovesi e a tutti i visitatori interessati all’economia del mare una rappresentazione realistica del dinamismo e della vivacità dell’attività portuale.
L’installazione, che sarà ospitata in uno spazio dedicato presso il piano terra del Galata Museo del Mare, è stata realizzata per mezzo del coinvolgimento del Dipartimento Information Technology di Siat, società assicurativa del Gruppo Unipol specializzata nelle assicurazioni trasporti, partner e membro anch’essa del CRU Liguria. Uno degli obiettivi del progetto è quello di avvicinare e mettere in connessione la città di Genova con il Porto, che rappresenta la più grande realtà locale, nonché la principale comunità socioeconomica del territorio e una delle più rilevanti del nostro Paese.
«Grazie alla collaborazione con il Galata Museo del Mare e delle Migrazioni, il simulatore viene ora installato presso la sede del Museo, una location che permette di sottolineare la grande connessione tra la storia della nostra regione, delle migrazioni, del lavoro e della globalizzazione e la contemporaneità – spiega Mattia Rossi, presidente Cru Liguria – Vogliamo ringraziare le istituzioni coinvolte e tutte le associazioni del Cru Unipol della Liguria che hanno creduto in questo progetto e Siat che ha reso concretamente possibile la sua realizzazione».
«La storia del Porto di Genova – commenta Pierangelo Campodonico, direttore del Galata Museo del Mare – è uno dei soggetti principali del nostro Museo. A partire dal pian terreno dove è situata la sala dedicata al Porto di Genova tra Medioevo ed età moderna, fino ad arrivare al terzo piano dove è allestita la Sala degli Armatori, dove il porto in età contemporanea rappresenta il contesto dove le diverse compagnie hanno operato. Da segnalare infine il simulatore di pilotaggio dove è possibile cimentarsi ai comandi e provare le manovre di guida. Questa nuova postazione aggiunge un’ulteriore opportunità per i nostri visitatori di andare alla scoperta del Porto di Genova nei giorni nostri. Ringrazio quindi Cru Liguria per aver scelto di accrescere il percorso museale del Galata Museo del Mare».
Il Cru Unipol della Liguria è costituito da Legacoop, Confesercenti, CIA, CNA, SIAT (Gruppo Unipol), CGIL, CISL, UIL, ARCI, Legambiente, Libera e Cittadinanza Attiva, ponendo al centro del suo operato lo sviluppo sostenibile del territorio ligure. I CRU sono organismi informali che aggregano gli stakeholders del Gruppo Unipol, nonché un’ampia rete di rappresentanza di molteplici interessi che vedono in esso un luogo importante di confronto sui temi economici e sociali del territorio, le opportunità e le strategie di sviluppo comuni.
«Genova, antica repubblica marinara, ha cominciato a riscoprire il suo porto solo a partire dagli anni ’90, con le Colombiadi ed il restyle dell’area del Porto Antico firmato da Renzo Piano, e oggi questa nuova esperienza basata sulla realtà virtuale consente finalmente a tutti, genovesi e visitatori, di avere piena percezione della grandezza e dell’importanza quello che è, ancora oggi, il principale scalo del Mediterraneo – commenta Marco Benedetti, presidente di Confesercenti Liguria -. Il Porto di Genova ha un’importanza centrale per l’economia del nostro paese e, comprendendone meglio il funzionamento grazie a questo progetto, risulterà ancora più chiaro quanto siano indispensabili, per consentire al porto stesso e all’interno nostro tessuto economico di cresce, opere richieste da anni e non più prorogabili come la Gronda o il Terzo Valico».